L'inizio dell'avventura di una vita

Con Vincenzo Trezza inauguriamo questo viaggio alla scoperta del gruppo di lavoro che costituisce la spina dorsale delle agenzie Immobiliare Trezza

Caro amico ti scrivo...”,

alla mia età, ho più da raccontare che da fare, questa è  la consapevolezza che 40 anni sono passati, troppo in fretta. Ero solo un ragazzino quando ho iniziato a seguire le orme di mio padre e di mio fratello Mimmo, che in quegli anni facevano i mediatori. Ebbi poi l’intuizione di creare l’agenzia immobiliare e trasformare, “nobilitando”, la figura di mediatore in agente immobiliare. È iniziata così l’avventura, lunga una vita, che con mia grande sorpresa è diventata poi “un fatto generazionale”: in questi anni ho cercato di trasmettere ai miei figli quanto avevo imparato sul campo. E così, con un occhio al passato e l’altro  al futuro, siamo giunti alla terza generazione delle Agenzie “Immobiliare Trezza”.

Quante vendite, quanta gente che ho incontrato, tanti personaggi strani con aneddoti esilaranti e divertenti, tra richieste bizzarre e proposte “discutibili”. Ne ricordo con piacere qualcuno. Tanti anni fa, ero in un appartamento in via Dalmazia, a Salerno che avrebbe dovuto ospitare una famiglia con  suocera al seguito, siccome la casa piaceva, ma risultava piccola perché mancava la camera  per la suocera,  e si cercava di trovare la soluzione più adatta, ad un certo punto  il nostro  collaboratore,  ebbe una “brillante” idea che propose per la “collocazione” della suocera: “Ho trovato. Abbiamo risolto. C’è la cantina giù”. Considera l’imbarazzo generale, in quanto, chi finanziava l’acquisto, era proprio la suocera. Certo, mi dirai, oggi le cantine vengono sempre più spesso convertite in moderne taverne ad uso abitativo ma, allora, la proposta risultò una soluzione abbastanza discutibile. Un’altra richiesta bizzarra che, ha vinto l’oscar dell’improbabilità: “Tra le altre richieste le segnalo che vorrei una mansarda con un po’ di giardino”, non ci sono parole.

Scherzi a parte, se c’è una cosa che ho imparato e maturato durante gli anni di esperienza nel settore è che l’ingrediente fondamentale per fare bene il nostro lavoro e soddisfare anche i clienti più esigenti è l’onestà, qualità che consente di instaurare con il cliente un rapporto basato sulla fiducia e la professionalità. Non ho mai dato troppo peso all’apparenza perché penso che per essere credibili non basti indossare giacca e cravatta,  ma bisogna essere preparati e in grado di indicare ai clienti la giusta strada da seguire.

Sono convinto che con un pizzico di ironia e  la passione per il proprio lavoro non si sarà mai stanchi.

Come si dice a Napoli, quanta strada aggio fatto senza giacca e cravatta.

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