Nonostante la pandemia il settore non si ferma anzi cresce
Il crowdfunding immobiliare, anche comunemente chiamato Real Estate Crowdfunding, è un sistema che mette in contatto costruttori immobiliari alla ricerca di fondi e soggetti interessati ad effettuare investimenti immobiliari. Un numero sempre maggiore di operatori del settore edile si rivolge a questi modelli di business per costruire i propri immobili. L'industria del real estate crowdfunding negli ultimi 12 mesi nonostante la pandemia ha continuato ad essere particolarmente vivace in Italia. Il settore è destinato a chiudere il 2020 con 60 milioni di volumi e dopo un anno di vero boom, il 2021 potrebbe replicare l’andamento perché è il comparto destinato a crescere di più e a trainare il settore del crowdinvesting. Queste sono alcune delle indicazioni emerse dal quinto Report italiano sul Crowdinvesting realizzato dall’Osservatorio della School of Management del Politecnico di Milano.
Il mercato in Italia
Il Real Estate Crowdfunding Report ha presentato in anteprima su Corriere Innovazione, una fotografia aggiornata dell’andamento del mercato in Italia, delle zone più remunerative e delle piattaforme censite. Al 30 giugno 2021 l’Osservatorio Crowdinvesting del Politecnico di Milano aveva censito 18 piattaforme operative in Italia 7 verticalizzate sul real estate, di cui 4 nel comparto equity (Build Around, Concrete Investing, House4Crowd e Walliance – le stesse censite l’anno scorso) e ben 14 nel comparto lending (Bridge Asset, Recrowd, Re-Lender, Rendimento Etico, Trusters, Housers e Crowdestate – numero raddoppiato rispetto all’anno scorso). La maggior parte delle 469 campagne finanziate sui portali italiani riguarda progetti sviluppati nel Nord, in particolare nella Lombardia, con la città metropolitana di Milano che da sola assorbe il 35%. Tuttavia, progetti importanti sono stati realizzati anche in altre regioni, quali Emilia Romagna (9%), Toscana (9%), Piemonte (5%), Liguria e Sardegna (4% ciascuna).