La decisione è stata ancora una volta assunta con l'obiettivo di far calare l'inflazione
Il mercato dei finanziamenti soffre per i continui rialzi dei tassi decisi dalla Banca centrale europea provocando una serie di effetti negativi. Durante il vertice di qualche giorno fa a Francoforte, il consiglio direttivo ha deciso di alzare ulteriormente i tassi di un quarto di punto percentuale, portando il tasso sui rifinanziamenti principali al 4,50%, quello sui depositi al 4%, e quello sui prestiti marginali al 4,75%.
Contenere l’inflazione
La decisione, è stato spiegato al termine del vertice della Bce che non esclude per il futuro di ricorrere a nuovi aumenti, è stata ancora una volta assunta con l'obiettivo di far calare l'inflazione che a seguito dei passati rialzi dei tassi non è scesa quanto desiderato. Il consiglio direttivo punta a farla tornare al 2% nel medio termine.
L’impatto sui mutui
Il Codacons ha elaborato una stima d'impatto del provvedimento della Bce sulle famiglie italiane con mutuo a tasso variabile per un importo fra 125mila e 150mila euro per 25 anni di durata, la casistica più diffusa di chi ha contratto un mutuo per l'acquisto della casa: la rata mensile è destinata a salire ancora di importi compresi fra 15 e 25 euro.