Mutui, la Bce alza i tassi d’interesse: quanto crescono le rate?

Questo nuovo aumento della Bce andrà a pesare anche su chi ha un mutuo acceso o vuole chiederne uno

Il Consiglio direttivo della Banca centrale europea ha deciso di alzare i tassi di interesse di altri 50 punti base, cioè dello 0,5%. La decisione era stata annunciata a gennaio, poi confermata a febbraio, quando la Bce aveva anche chiesto alle banche di trovare un modo per aiutare le famiglie con dei mutui troppo pesanti. Considerato che, finché l'inflazione resterà al di sopra della soglia del 2 per cento, i tassi di interesse Bce continueranno a salire, si può ipotizzare che nei prossimi mesi continuerà l'aumento anche dei tassi di interesse sui mutui, almeno per quanto riguarda quelli di nuova emissione.

Quali conseguenze sui mutui?

Stando alle simulazioni di Facile.it, nel caso in cui l’incremento della BCE si dovesse riflettere in maniera speculare direttamente sull’Euribor, per un qualsiasi mutuo a tasso variabile standard, l’ammontare della rata passerebbe da 456 euro del mese di gennaio 2022 a 693 euro del secondo trimestre 2023. Volendo considerare gli aumenti dallo scorso anno, a seguito degli incrementi imposti dalla BCE, le famiglie si sono trovare a spendere, complessivamente tra i 210 e i 270 euro in più al mese per la rata del mutuo. Stiamo parlando di una spesa annua, che è aumentata almeno di 2.520 euro nel migliore dei casi, toccando i 3.240 euro nel peggiore. Stime, grosso modo, confermate da Mutuionline, che spiega che “rispetto a febbraio dello scorso anno la rata di un mutuo variabile, da 140mila euro a 20 anni è aumentata, fino a questo momento, del 25,3% (da 625 euro a 783 euro), e per un mutuo da 250mila a 30 anni è cresciuta del 43,7% (da 793 a 1.139 euro). Con l’ulteriore aumento la rata a 20 anni toccherà quota 819 euro e a 30 anni 1.212 euro, con un ulteriore aumento della rata rispettivamente del 4,6% e del 6,4% rispetto ad oggi“.

Nuovi mutui

Peggiore la situazione per coloro che intendono sottoscrivere un nuovo mutuo. Secondo il principale sindacato dei bancari, i tassi variabili potrebbero arrivare, a breve, al 4,9% dallo 0,6% di fine 2021: vuol dire pagare una rata mensile che potrebbe essere il 49,5% più alta di quella di un anno fa. Nessuna buona nuova anche sul fronte dei nuovi mutui a tasso fisso, che sono passati da un interesse medio di circa l'1,8% ad anche oltre il 4%, con le rate mensili che possono essere risultare anche il doppio.

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