Questa tendenza pare sia destinata a diminuire nel corso del 2023
Negli ultimi 12 mesi il 37% delle famiglie italiane ha effettuato un intervento di ristrutturazione o di miglioramento dell’abitazione di residenza, ma la propensione a questi lavori per il prossimo anno si “raffredda” notevolmente e solo l’11% dichiara di voler investire in tali interventi, che subiranno anche incrementi di costi. I dati emergono dalla ricerca curata da Nomisma: “Bonus fiscali e riqualificazione edilizia – La propensione delle famiglie italiane al rinnovamento e alla ristrutturazione della casa”.
Aumentare l’efficienza energetica
«Gli italiani sono prevalentemente insoddisfatti rispetto ai propri consumi energetici (6 su 10)», rileva la ricerca, spiegando che questa necessità di cambiamento è stata una delle motivazioni nella scelta di realizzare degli interventi di efficientamento. Al secondo posto nella classifica delle insoddisfazioni compaiono il verde e l’irrigazione (49%), la conservazione e la manutenzione generale dell’edificio (48%) e i rivestimenti (44%), mentre a Roma l’insoddisfazione raggiunge il 51 per cento.
Quali interventi e con quali incentivi?
Dallo studio Nomisma è emerso come il 64% dei proprietari che hanno effettuato gli interventi si siano orientati su quelli di natura strutturale (quasi la metà, 49%, per il miglioramento termico dell’edificio e il 30% per le strutture opache della facciata o dei balconi). Il 62% ha eseguito interventi relativi a sanitari e rubinetteria; al terzo posto (61%) l'efficientamento energetico, in particolare la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale (40%), di climatizzazione estiva (32%) e l'installazione di pannelli solari/impianti fotovoltaici (22%). Il 43% dei rispondenti ha indicato l’effettuazione di lavori relativi agli impianti di condizionamento. Una famiglia su due ha deciso di aderire alle detrazioni fiscali/bonus per gli interventi che ha dovuto sostenere. Lo hanno fatto il 40% dei romani e il 41% dei milanesi. Il 40% delle persone che ha deciso di aderire ai bonus lo ha fatto per accedere agli interventi di riqualificazione energetica; il 37% per ristrutturazioni edilizie e al terzo posto, con il 21%, il Superbonus 110%.
Previsioni per il 2023
Spostando il focus rispetto al nuovo anno, l’analisi individua un rallentamento dell'euforia da bonus. «Solo l’11% degli italiani – spiega l’analisi – ha dichiarato che con certezza effettuerà interventi sulla propria abitazione, mentre il 38% è ancora indeciso. Le motivazioni principali alla base della scelta di procedere con i lavori si confermano il miglioramento del comfort abitativo e la riduzione dei consumi energetici».