Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti pubblica le direttive per l'attuazione del DL Salva Casa, introducendo importanti novità per proprietari e professionisti del settore immobiliare
Il 30 gennaio 2025, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) ha reso disponibili le linee guida interpretative, sotto forma di FAQ, per fornire chiarimenti sul Decreto Salva Casa. Queste linee guida mirano a supportare enti territoriali, professionisti e cittadini nell'applicazione delle nuove disposizioni in materia di sanatorie edilizie.
Principali chiarimenti delle linee guida
Stato legittimo dell'immobile: in precedenza, per avviare una pratica edilizia era necessario ricostruire l'intera storia dell'immobile, verificando tutti i titoli pregressi. Con il Decreto Salva Casa, è sufficiente attestare la regolarità dell'ultimo titolo edilizio, semplificando notevolmente la documentazione richiesta. Il MIT chiarisce che il cittadino può indicare solo gli estremi dei titoli pregressi senza ulteriori verifiche.
Tolleranze edilizie: le nuove disposizioni ampliano le tolleranze costruttive consentite. Gli scostamenti possono variare dal 2% al 6% in base alla superficie dell'immobile. Le linee guida specificano che questa regola si applica anche agli immobili sottoposti a vincolo, senza necessità di autorizzazione paesaggistica.
Sanzioni per le sanatorie edilizie: il Decreto introduce sanzioni più flessibili per la regolarizzazione degli abusi edilizi. La presentazione di una SCIA in sanatoria comporta il pagamento di una somma variabile tra 516 e 10.328 euro, a seconda dell'entità dell'abuso. Il MIT chiarisce che la sanzione minima può essere applicata dal Comune qualora non vi sia un aumento volumetrico dell'immobile.
Cambio di destinazione d'uso: le procedure per il cambio di destinazione d'uso degli immobili sono state semplificate. Ora, tali cambiamenti sono sempre ammessi, e i cittadini devono pagare solo il costo dell'urbanizzazione secondaria, eliminando l'obbligo di contributi per l'urbanizzazione primaria.
Recupero dei sottotetti: il Decreto consente il recupero dei sottotetti per renderli abitabili, anche se non vengono rispettate le distanze minime tra edifici, a patto che l'intervento non modifichi la forma, la superficie e l'altezza dell'edificio.