Superbonus, Decreto Aiuti Bis: le novità

Raggiunto l'accordo sulla cessione dei crediti possono ripartire i lavori del superbonus 110%

Dopo settimane di stallo, alla fine la battaglia per il Superbonus si è conclusa, grazie a una mediazione risolutiva del Governo che ha messo d’accordo tutti i partiti. Il testo emendato dal Senato dovrà passare alla Camera per la definitiva conversione in legge. La novità più importante che riguarda il superbonus 110 è la proroga nella legge di bilancio 2022 anche si tratta di una proroga differenziata:

  • Proroga al 2023 del superbonus 110 per i condomini e sugli edifici composti da due a quattro unità immobiliari distintamente accatastate anche se di proprietà di persone fisiche.
  • Proroga fino al 2025 per condomini ed edifici composti da due a quattro unità immobiliari ma con un'aliquota decrescente: pari al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025.
  • Per quanto riguarda gli immobili di proprietà delle cooperative, la scadenza del superbonus 110 viene allineata a quella degli ex IACP, ovvero il 31 dicembre 2023 sempre e quando alla data del 30 giugno 2023 sia stato effettuato il 60% dei lavori.

Nessuna proroga per le villette

Non è passata invece in Senato la proposta di eliminare la condizione del SAL 30% al 30 settembre 2022 per il superbonus villette. Il 30 settembre rimane comunque un termine importante per chi sta effettuando i lavori del superbonus per una casa indipendente: entro quella data bisognerà dimostrare di avere completato almeno il 30% dei lavori. In questo caso saranno agevolabili le spese compiute fino alla fine di quest’anno. Il 30% dei lavori va calcolato sulla totalità dell’intervento e quindi nel computo entrano sia i lavori trainanti sia quelli trainati e anche le opere che non hanno diritto al superbonus.

Sblocco della cessione del credito

Il Decreto Aiuti Bis ha segnato una novità che riguarda il delicato tema delle frodi legate al Superbonus. I concessionari (ovvero chi si è visto cedere il credito legato all’agevolazione) complici di eventuali frodi avranno la cosiddetta “responsabilità attenuata”, cioè saranno “puniti” solo in caso di dolo e colpa grave e solo per tutti i crediti legati a lavori effettuati in seguito all’inserimento dell’asseverazione tra i documenti richiesti per il Superbonus (si parla del Decreto di novembre 2021). Con questa misura, si vogliono invitare le banche ad essere più flessibili e sbloccare eventuali crediti bloccati legati al Superbonus. Infatti, in un momento in cui le sorti di questa agevolazione erano incerte e vigevano regole molto più ferree, le banche avevano bloccato i crediti, causando numerosi blocchi di cantiere.

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