Certificato di agibilità, cos’è e a cosa serve

Si tratta del documento che attesta le condizioni di sicurezza, igiene, salubrità e risparmio energetico di un immobile definite dalla normativa vigente

Se avete intenzione di affittare o vendere un immobile prima di perfezionare la trattativa, è bene verificare che tra la documentazione relativa alla proprietà sia presente anche il certificato di agibilità. Ma di cosa si tratta? L’articolo 24 del Testo Unico sull’Edilizia definisce il certificato di agibilità è “un documento tramite il quale si attesta che un determinato immobile, a seguito dell’edificazione o di determinati interventi, possegga le condizioni di sicurezza, igiene, salubrità e risparmio energetico definite dalla normativa vigente e che sia stato realizzato secondo quanto indicato nel progetto”.

In quali casi va richiesto?

Così come enunciato dal Testo Unico per l’Edilizia nell’articolo 24 comma 2, il certificato di agibilità per un immobile ad uso residenziale va richiesto in caso di:

  • nuove costruzioni;
  • ricostruzioni o sopraelevazioni, totali o parziali;
  • interventi sugli edifici esistenti che possano influire sulle condizioni di sicurezza, igiene, salubrità, risparmio energetico.

Nel caso in cui il bene sia di proprietà, potrete presentare personalmente la domanda per ottenerlo, o in alternativa, delegare qualcun altro, come un tecnico di fiducia.

Chi lo rilascia?

È necessario recarsi, entro 15 giorni dal completamento dei lavori, allo Sportello Unico del comune di residenza, portando con sé una dichiarazione di conformità, la richiesta di accatastamento dell’immobile e la certificazione di collaudo e conformità degli impianti, che viene rilasciata dal personale specializzato. A questo punto, l’ufficio responsabile della pratica avrà 30 giorni di tempo per studiare la documentazione consegnata.

Se le informazioni sono esaustive, il certificato di agibilità sarà pronto in dieci giorni. Nel caso in cui gli atti dovessero apparire incompleti, potrebbero essere richieste delle integrazioni da parte del comune, che andranno presentate il prima possibile. In quest’ipotesi i tempi andranno ad allungarsi ulteriormente.

Che ruolo gioca in una compravendita?

Il certificato di agibilità è fondamentale non solo per il proprietario dell’immobile, ma anche per chi intende acquistarlo. Infatti, per gli edifici costruiti (o che hanno subito importanti ristrutturazioni) a partire dal 2003 il certificato di agibilità è obbligatorio per il venditore, quindi l’acquirente ha diritto a pretenderlo. Prima del 2003 questo diritto non è dovuto, ma ciò non vieta che il venditore che ne è in possesso lo fornisca ugualmente.

News della stessa categoria

 

Donazioni immobiliari, le novità del 2024

Le novità previste dalla Manovra 2024
Leggi di più >
 

Tassa di successione sulla casa, cos’è e come funziona

I soggetti passivi dell’imposta sulle successioni sono gli eredi
Leggi di più >
 

Qual è la differenza tra beni mobili e immobili?

Esploriamo le caratteristiche distintive tra beni immobili e beni mobili
Leggi di più >

Cookie e Privacy policy

Questo sito usa cookie di profilazione anche di terzi. Per dettagli clicca sul tasto Leggi di più o, per accettare, clicca sul tasto Accetta.

Leggi di piùAccetta