Quando il lavoro è stimolo continuo a far meglio

“Caro amico ti scrivo...”,

per raccontarti come sono diventato agente immobiliare dopo un improvviso cambio di rotta. Nascevo consulente assicurativo ma dopo alcuni anni di esperienza nel settore, vedendo che non c’era possibilità di crescita concreta, decisi di lasciare. A cogliere la palla al balzo fu Roberto Trezza - con cui c’era un rapporto d’amicizia che ci legava da tempo - che scorgendo in me delle potenzialità mi propose di cimentarmi nel settore immobiliare entrando a far parte del gruppo Immobiliare Trezza. La scelta si è rivelata giusta e ancora oggi, a distanza di 6 anni, ne sono felice.

Di aneddoti divertenti potrei raccontarne davvero tanti ma ce n'è uno in particolare che non dimentico. Era da poco che facevo l’agente immobiliare quando un giorno ci affidarono le chiavi di una casa indipendente a Giovi. Giunti nel luogo indicato, mentre provavamo ad entrare in casa, veniamo colti di sorpresa dalle urla del proprietario che infuriato chiedeva perché volessimo introdurci in casa sua. Dopo momenti concitati abbiamo capito che avevamo sbagliato casa.   Per nostra fortuna, chiarito l'equivoco, la cosa si è risolta con un bel caffè.

Scherzi a parte, quello che mi piace di più del mio lavoro è il dinamismo e la versatilità per cui c’è sempre qualcosa da scoprire, percorsi da incrociare, persone da incontrare e questo costituisce uno stimolo quotidiano. Quando mi chiedono qual è per me un valore imprescindibile rispondo senza esitazione “l’etica professionale”: una condotta corretta e responsabile che prima che prassi è per me una consapevolezza. Al contempo di fondamentale importanza sono la formazione e l'aggiornamento costante perché in questo lavoro anche quando pensi di essere arrivato al massimo scopri che “non si finisce mai di imparare”.